Avrei qualcosa da dire.
Adesso avrei qualcosa da dire. Qualcosa di vero da raccontare.
Posso dire che sono tornato dall'inferno, e non me ne sono ancora accorto. Ma non oso voltarmi indietro. Ho ancora troppa paura.
Adesso potrei dire che la paura ti insegna ad affronare meglio le salite. E a sentirti piu leggero sulle discese.
Potrei dire che intorno a me il mondo non è cambiato, ma che sono diverso io per questo mondo.
Potrei dire di aver visto un pezzo della mia vita cadere in fondo agli abissi, di essermi tuffato a recuperalo e di averlo riportato in superficie rimanendo senza piu ossigeno.
Potrei dire che adesso so che il proprio patto con Dio lo si stringe solo quando si soffre veramente e si combatte. Che il dolore è una preghiera. Che la fede è un mistero, e non un gioco di prestigio.
Potrei dire che non ho mai pianto, non ho mai imprecato contro nessuno se non contro me stesso, che non mi sono perso d'animo, che non ho smesso mai di sperare. Ma soprattutto di sognare.
Potrei dire anche di aver passato notti insonni, di aver tremato per il terrore di non farcela, di aver provato il dolore delle ferite e di aver dovuto stringere i denti sino allo stremo. E' il mio piu grande orgoglio.
Potrei anche dire che ho sorriso, che ho visto la serenità negli occhi di chi ti osserva con amore da un vetro, che ho sentito parole che liberano il cuore, concedendogli la forza di un vulcano.
Potrei dire che una vita nuova è come un vestito nuovo, prima di sentirtici a tuo agio devi metterlo piu volte, devi fargli prendere le tue forme, stropicciarlo, lavarlo e rimetterlo quando credi.
Poteri dire che nessuno ti spinge a lanciarti nel burrone. Ci si ritrova semplicemente lì, seduti sul ciglio. Se vuoi saltare, salti tu, ma sempre da solo.
Potrei dire che non ascoltare le bocche degli stolti dà sempre ottimi risultati. Meglio sintonizzarsi sui cuori dei puri, nonostante in circolazione ve ne siano rimasti pochissimi esemplari.
Potrei dire tante altre cose... ma l'unica che importa in questo momento è che “ora, si respira”.
Posso dire che sono tornato dall'inferno, e non me ne sono ancora accorto. Ma non oso voltarmi indietro. Ho ancora troppa paura.
Adesso potrei dire che la paura ti insegna ad affronare meglio le salite. E a sentirti piu leggero sulle discese.
Potrei dire che intorno a me il mondo non è cambiato, ma che sono diverso io per questo mondo.
Potrei dire di aver visto un pezzo della mia vita cadere in fondo agli abissi, di essermi tuffato a recuperalo e di averlo riportato in superficie rimanendo senza piu ossigeno.
Potrei dire che adesso so che il proprio patto con Dio lo si stringe solo quando si soffre veramente e si combatte. Che il dolore è una preghiera. Che la fede è un mistero, e non un gioco di prestigio.
Potrei dire che non ho mai pianto, non ho mai imprecato contro nessuno se non contro me stesso, che non mi sono perso d'animo, che non ho smesso mai di sperare. Ma soprattutto di sognare.
Potrei dire anche di aver passato notti insonni, di aver tremato per il terrore di non farcela, di aver provato il dolore delle ferite e di aver dovuto stringere i denti sino allo stremo. E' il mio piu grande orgoglio.
Potrei anche dire che ho sorriso, che ho visto la serenità negli occhi di chi ti osserva con amore da un vetro, che ho sentito parole che liberano il cuore, concedendogli la forza di un vulcano.
Potrei dire che una vita nuova è come un vestito nuovo, prima di sentirtici a tuo agio devi metterlo piu volte, devi fargli prendere le tue forme, stropicciarlo, lavarlo e rimetterlo quando credi.
Poteri dire che nessuno ti spinge a lanciarti nel burrone. Ci si ritrova semplicemente lì, seduti sul ciglio. Se vuoi saltare, salti tu, ma sempre da solo.
Potrei dire che non ascoltare le bocche degli stolti dà sempre ottimi risultati. Meglio sintonizzarsi sui cuori dei puri, nonostante in circolazione ve ne siano rimasti pochissimi esemplari.
Potrei dire tante altre cose... ma l'unica che importa in questo momento è che “ora, si respira”.
Commenti
E nel tuo caso, per fortuna "outsider" si diventa, pronto ogni giorno a rinascere oltre i luoghi comuni e gli schemini restrittivi dell'andazzo sociale.
Simona Minutolo... carissimo