Giorni di fuoco.
Inizio la giornata sulle note di “Spreading the Disease” dei Queensryche. Sono stati giorni un po convulsi questi. Giorni in cui da un momento all’altro tutto si è un pò sconvolto, per poi dare l’impressione di ritornare lentamente al suo posto. Ciò che rimane è la solita lezione che mi ostino sempre a non voler imparare: la vita è dura e difficile e non puoi permetterti MAI il lusso di illuderti. Mi dispiace per voi tutti, mi dispiace per i casini e le difficoltà che sono sopraggiunte, mi dispiace per chi aveva puntato su di me ed è rimasto deluso, mi dispiace per chi ha dovuto sobbarcarsi anche le mie rogne, ma prometto che (non so come e non so quando) cercherò di sistemare tutto, continuando a sacrificare parte di quello che mi appartiene per far si che questo delicato equilibrio che s’era creato e sul quale mi ero adagiato dolcemente, non venga mai più ad infrangersi. D’altronde, penso che arrivati a questo punto, dovrò smetterla di continuare a puntare in altro. Occorre cambiare strategia. Accontentarmi di ciò che rimane, cercando di proteggere con tutte le forze quello che avevo con tanto impegno costruito e che in questo momento, con orgoglio, ancora mi appartiene.
Ps. "Eyes of a Stranger" dei Qüeensryche è proprio un gran pezzo....
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