effetti collaterali del caldo sulla mia mente.

Leggo, guardo, vi guardo, scruto, so. Già so.
Ascolto parole che mi insegnano a tratteggiare per bene i silenzi, le ombre estranee, i raccapriccianti deliri che prendono forma da sé negli assolati ed afosi pomeriggi di giugno.
Poi arriva una voce, dietro cui c’è una storia, un vissuto. Ed allora rammento d’essere vivo, nonostante tutto, di avere poche armi, ma tante munizioni.
Il vero coraggio del vivere sta nel tenere sempre presente che siamo gocce, intrappolate senza via di fuga nella strozzatura di un imbuto.
Oggi so che ciò che l'attimo da, il resto del tempo te lo porta via.

Commenti

Anonimo ha detto…
Tranquillo Frodo! L'articolo sul GODS lo sto preparando...appena lo pubblico ti giro il link ;-)

Grande giornata ma poi ti racconto anche a voce!

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