Questa è la mia vita.
Raccolgo pensieri sparsi qua e là nella mia mente… sono stanco. La vita continua a disilludermi, a farmi vedere cose che sembrano a portata di mano ma che non posso ancora avere, a promettere di restituirmi quelle che invece un tempo erano mie e che mi sono state tolte.
Ogni giorno tocco con un dito la mia inesauribile energia, la mia forza forgiata in corazza, che in fondo altro non è che la voglia di dare costantemente a questa esistenza una dignità pari alle sue aspettative future.
Il mondo intorno, sempre critico e saccente, oggi conta poco. E non parlo di chi non sa e suo malgrado prova a farsi un’idea, ma di chi conosce i tuoi problemi e crede di capirti. Niente di più sbagliato e di supponente. No, tu non mi capisci, non sai come passo le giornate, conosci alcune ore, alcuni momenti, ma non sai tutto il resto. Non leggi i miei pensieri cupi, non vegli sulle mie notti in bianco, non conosci l’attesa sfiancante per quegli esami del sangue, non ne condividi i sacrifici, non mi vedi sfinito ed inutile sul letto dopo ogni terapia, e soprattutto, non hai due buchi perenni sul braccio sinistro che sono il segno tangibile del marcio che mi abita nello stomaco.
Mi chiedo spesso cosa farò quando passerò alla seconda fase, quando una parte vitale di uno sconosciuto a cui è stato riservato un destino peggiore del mio, mi restituirà una buona percentuale di normalità. Mi chiedo quali saranno gli ulteriori pesi che dovranno caricare le mie già provate e deboli spalle, il prezzo che dovrò pagare per riavere un misero brandello di ciò che ero un anno fa.
Mi manca la mia vita di prima, mi manca tantissimo.
E questo post rimarrà per sempre a memoria di quello che vivo e che sento in questi lunghi, interminabili, pesantissimi giorni di attesa.
Ogni giorno tocco con un dito la mia inesauribile energia, la mia forza forgiata in corazza, che in fondo altro non è che la voglia di dare costantemente a questa esistenza una dignità pari alle sue aspettative future.
Il mondo intorno, sempre critico e saccente, oggi conta poco. E non parlo di chi non sa e suo malgrado prova a farsi un’idea, ma di chi conosce i tuoi problemi e crede di capirti. Niente di più sbagliato e di supponente. No, tu non mi capisci, non sai come passo le giornate, conosci alcune ore, alcuni momenti, ma non sai tutto il resto. Non leggi i miei pensieri cupi, non vegli sulle mie notti in bianco, non conosci l’attesa sfiancante per quegli esami del sangue, non ne condividi i sacrifici, non mi vedi sfinito ed inutile sul letto dopo ogni terapia, e soprattutto, non hai due buchi perenni sul braccio sinistro che sono il segno tangibile del marcio che mi abita nello stomaco.
Mi chiedo spesso cosa farò quando passerò alla seconda fase, quando una parte vitale di uno sconosciuto a cui è stato riservato un destino peggiore del mio, mi restituirà una buona percentuale di normalità. Mi chiedo quali saranno gli ulteriori pesi che dovranno caricare le mie già provate e deboli spalle, il prezzo che dovrò pagare per riavere un misero brandello di ciò che ero un anno fa.
Mi manca la mia vita di prima, mi manca tantissimo.
E questo post rimarrà per sempre a memoria di quello che vivo e che sento in questi lunghi, interminabili, pesantissimi giorni di attesa.
Commenti
Acidella
in bocca al lupo per tutto!
p.s.i "METALLARI" come noi sono tipi tosti,sono sicuro che ce la farai!
al tuo post...evitando qualsiasi parola futile ti dedico questa piccola poesia, con la speranza che riesca a farti ritrovare il sorriso almeno per un momento e ti lasci un alone di ottimismo per il futuro:
"Quando pensi che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare, raccogli ciò che di buono sei riuscito a creare e portalo con te, il resto lascialo.
Vestiti di un sorriso e di tanta speranza, allena il tuo cuore per le future battaglie e impara da quelle che tu chiami sconfitte.
Ricorda: c'è il tempo per piangere e il tempo per sorridere, SEMPRE.
Se questo è il giorno della tua lacrima, ricordati che domani si potrà trasformare in un sorriso se tu lo vorrai."
Con affetto
Misa
Cmq tranquilli... Grazie a dio, solitamente vivo il problema con serenità e di questi momenti ne capitano veramente pochi!!
Ti reputo una persona molto profonda che riesce a toccare le corde di una sensibilità che molti non sognano nemmeno di avere, ma al tempo stesso sei una persona molto forte. Probabilmente un'altra persona al posto tuo non sarebbe riuscita a sopportare quello che tu stai vivendo...ed io se fossi in te ne sarei fiero, almeno di questo.